lunedì 25 giugno 2012

A CHE SERVONO LE CRT?

Negli scorsi anni il gruppo dei partenti della motoGp si è sempre più ridotto.
Quest’anno le moto, prive anche della Suzuki, si sarebbero veramente ridotte ad un numero ridicolo. Inoltre lo spettacolo è andato sempre più scemando con la distanza tra i primi tre (volendo includere Pedrosa...) e gli altri sempre più ampia.
Ecco alcune CRT in lotta tra loro che
"sfrecciano" sul rettilineo dei box
E così cosa si inventano? Le CRT!!! Ossia “Claiming Rule Team”, con moto derivate dalla serie ma con regolamento più permissivo. Così il parco partenti è notevolemnte più ampio e i nomi, in alcuni casi, di tutto rispetto: Edwards, De Puniet e Espargaro su tutti.
Ma già dalle prime prove si intuisce che il divario con le motoGp è notevole, nell’ambito dei 2-3 secondi dalla peggiore moto. E quest’andazzo si conferma anche nelle prime gare della stagione: sembrano moto di un’altra categoria (e in effetti lo sono) e solo in rari casi De Puniet e Espargaro riescono ad avvicinarsi ad Abraham, il peggiore delle moto normali (con lungimiranza da noi scelto all’asta).
Raramente inquadrate, distanti dalle motoGp, fanno gara a se stante, quasi sempre “vinta” da De Puniet o Espargaro.
E allora? A chi giova avere questi paracarri in pista? Non certo allo spettacolo... Poi, rifettendoci, ho trovato la risposta: ma alla fantamotoGp!!! Senza di loro non ci sarebbero state sufficienti moto per allestire un Fantacampionato......

Roberto
Maltrainsema

1 commento:

Enrico ha detto...

Ehe Ehe.. arguta osservazione..penso che Cesare ed Alessio abbiano influito non poco con la Federazione Moto GP