giovedì 23 ottobre 2014

Distanza invariata

Gara a eliminazione in Australia, che purtroppo vede coinvolti nei numerosi ritiri anche alcuni nostri elementi.
La corsa non parte benissimo, con Iannone (il nostro motore) che al via perde quattro posizioni per un contatto con Crutchlow. Visti i coefficienti è un duro colpo per le speranze di recuperare punti in classifica costruttori, ma il peggio deve ancora venire: solo cinque giri dopo un altro contatto, questa volta tra Iannone e Pedrosa, mette fuori gioco entrambi.
Non è un ritiro nel fantaGP perché resta in pista l'altra Pramac, quella di Hernandez, e anzi potrebbe rivelarsi un vantaggio perché in questo modo il leader del fantaCampionato piloti (Pedrosa di Tartaruga) finisce nelle retrovie e VRR, primo nella fantaClassifica costruttori, vede il ritiro del primo terzetto.
Invece i capovolgimenti di fronte non sono finiti e a dieci giri dalla fine perdiamo il primo terzetto, a causa del ritiro di Marquez, alla terza caduta in quattro gare. Da questo punto di vista quest'anno siamo stati un po' sfortunati: nella prima parte della stagione, quando Marquez andava bene, Lorenzo era in crisi. Adesso che Lorenzo riesce a salire con una certa costanza sul podio, Marquez cade. In questo modo purtroppo non riusciamo a sfruttare a pieno la potenzialità degli elementi.
Come se non bastasse, tre giri dopo Marquez esce di scena anche Aleix Espargaro, e con lui il nostro secondo terzetto, a causa di un contatto con Stefan Bradl.
Alla fine nel fantaGP sono due ritiri per noi e due ritiri anche per VRR. La distanza dalla vetta nel costruttori resta quindi di nove punti, ma Tartaruga ci scavalca e si porta in seconda posizione a cinque punti dalla testa.
La classifica piloti invece è decisamente più allungata, con Pedrosa di Tartaruga che ha un vantaggio di 38 punti sul nostro Lorenzo. Giovanni non deve perdere più di 12 punti su di noi e più di 14 su Enrico per aggiudicarsi il titolo a Sepang.

Cesare
Rackham le Rouge

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