Limitare i danni... Questo era il compito della scuderia nel primo Gp dell’anno. Il motore contava troppo su questo circuito e con il nostro CRT/Ape Car non potevamo certo competere con le altre scuderie (nonostante avessimo eletto il Qatar come circuito di casa).
Così puntavamo ad un quinto/sesto posto. Purtroppo Spies rimane molto al di sotto delle aspettative e la nostra miglior moto si ritrova settima, anche se non molto distante da chi l’ha preceduta, anche grazie all’ottima prestazione di Pedrosa. Per quanto riguarda la seconda moto.... temo che se quest’anno riesce a guadagnare qualche punto è già un miracolo.
La prima moto invece, con il suo risultato, seppur deludente, ci lascia ben sperare, in previsione di piste ben diverse, di ottenere qualche buona prestazione, anche se molto dipenderà da Spies: solo se rimarrà vicino al terzetto dei migliori potremo sperare veramente....
Per quanto riguarda la vetta della classifica, come previsto, Lorenzonda vince la gara lasciando dietro di se ben due moto di Giaguggio (al quale, ahimè, ho “lasciato” il motore durante l’asta). Dietro loro, il sempre regolare Cesare, che non si allontana mai troppo dal podio.
Ma ora voltiamo in fretta pagina e attendiamo la Spagna dove speriamo chiaramente di fare meglio.
E il GP reale? Niente di nuovo... Come previsto il mondiale se lo giocheranno in tre: Lorenzo, Stoner e il troppo presto sottovalutato Pedrosa. Purtroppo, invece, Valentino e la Ducati non trovano proprio il feeling: ormai navigano nelle retrovie e il pesarese addirittura costantemente dietro al compagno di squadra.
Che è successo? Doveva essere il binomio vincente: la moto migliore con il pilota migliore.... E invece? Che la parabola discendente di Rossi sia particolarmente veloce? Difficile.... Che la Ducati volava solo con Stoner o Capirossi alla guida? Mah.... Di sicuro sembra un mistero di non facile soluzione, un mistero che ormai si trascina da troppo tempo e che sta, in parte, ofuscando l’immagine di entrambi....
Roberto
Maltrainsema
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