La corsa non parte benissimo, con Iannone (il nostro motore) che al via perde quattro posizioni per un contatto con Crutchlow. Visti i coefficienti è un duro colpo per le speranze di recuperare punti in classifica costruttori, ma il peggio deve ancora venire: solo cinque giri dopo un altro contatto, questa volta tra Iannone e Pedrosa, mette fuori gioco entrambi.
Non è un ritiro nel fantaGP perché resta in pista l'altra Pramac, quella di Hernandez, e anzi potrebbe rivelarsi un vantaggio perché in questo modo il leader del fantaCampionato piloti (Pedrosa di Tartaruga) finisce nelle retrovie e VRR, primo nella fantaClassifica costruttori, vede il ritiro del primo terzetto.
Invece i capovolgimenti di fronte non sono finiti e a dieci giri dalla fine perdiamo il primo terzetto, a causa del ritiro di Marquez, alla terza caduta in quattro gare. Da questo punto di vista quest'anno siamo stati un po' sfortunati: nella prima parte della stagione, quando Marquez andava bene, Lorenzo era in crisi. Adesso che Lorenzo riesce a salire con una certa costanza sul podio, Marquez cade. In questo modo purtroppo non riusciamo a sfruttare a pieno la potenzialità degli elementi.
Come se non bastasse, tre giri dopo Marquez esce di scena anche Aleix Espargaro, e con lui il nostro secondo terzetto, a causa di un contatto con Stefan Bradl.
Alla fine nel fantaGP sono due ritiri per noi e due ritiri anche per VRR. La distanza dalla vetta nel costruttori resta quindi di nove punti, ma Tartaruga ci scavalca e si porta in seconda posizione a cinque punti dalla testa.
La classifica piloti invece è decisamente più allungata, con Pedrosa di Tartaruga che ha un vantaggio di 38 punti sul nostro Lorenzo. Giovanni non deve perdere più di 12 punti su di noi e più di 14 su Enrico per aggiudicarsi il titolo a Sepang.
Cesare
Rackham le Rouge
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